III.
Dominazione dei Borgogna (1443 - 1506)
Filippo
il Buono, noto per aver personalmente catturato Giovanna d'Arco, poi arsa
viva, occupa il Ducato nel novembre dello stesso anno e, in seguito al
trattato di Pace di Münster, ne assume il possesso alla morte di Elisabetta
di Görlitz (3 agosto 1451) e si accorda con Guglielmo di Sassonia
per l'acquisto del diritto di successione.
Il
sovrano legittimo è tuttavia Ladislao, figlio di Alberto II d'Austria,
ma i suoi inviati non vengono accolti nel Ducato. Ladislao allora costituisce
il Lussemburgo in controdote nel contratto di nozze con Madeleine, figlia
di Carlo VII, Re di Francia.
In
tal modo Filippo il Buono di Borgogna avrebbe dovuto fare i conti col potente
vicino!
Ma
Ladislao, diciottenne, muore di veleno, a Praga, nel 1457. Il Re di Francia
muove comunque contro il Lussemburgo, e acquista da Guglielmo di Sassonia
il diritto di successione al Ducato, ma muore prima di poterlo esercitare
(1461).
Filippo
il Buono interviene allora nuovamente col denaro, porta a a termine l'acquisto
dei diritti da Guglielmo di Sassonia (1462) e rimane Duca del Lussemburgo.
Già
dal 1443 tuttavia, prima della definitiva acquisizione del Ducato, Filippo
il Buono aveva impostato la sua riforma monetaria, così strutturata:
di
fatto fu coniato solo il fiorino, del valore compreso tra 32 e 33 e 1/3
grossi di Lussemburgo
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nessuna moneta venne battuta da:
e da
mentre il figlio di costei,
Filippo
il Bello
(da
non confondere con l'omonimo Re di Francia, 1268 - 1314)
durante
il periodo di tutela del padre,
Massimiliano d'Austria, vide il riordinamento
monetario e la riapertura della zecca lussemburghese, resisi necessari
a fronte di una circolazione prevalentemente straniera e obsoleta.
Infatti, Massimiliano
ordinò, nel 1488, l'emissione delle seguenti monete:
oro:
argento
con ordinanza del 1459 furono inoltre emessi:
oro:
argento:
Le
monete effettivamente coniate furono il doppio grosso, il grosso, il semigrosso,
il quarto di grosso ed il mezzo denaro tra il 1489 ed il 1491.
Il
grosso ed il mezzo denaro erano volutamente assimilate a quelle di Treviri,
per facilitare il commercio. Il fiorino d'oro valeva 32 di questi nuovi
grossi.
Uscito
di tutela, Filippo ordinò (1502) un nuovo sistema monetario:
oro:
argento:
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Prima dominazione spagnola (1506 - 1684)
Patard d'argento
|
Nella
generale rivolta dei Paesi Bassi contro la Spagna, il Lussemburgo restò
fedele a Filippo.
Don
Giovanni d'Austria, attestato a Namur, per pagare le truppe impegnate contro
gli insorti fece riaprire la zecca di Lussemburgo. Vi si battè moneta
dal febbraio al al settembre 1578, ma in modo insufficiente, cosicché
la produzione fu trasferita a Namur.
In
questo breve periodo furono coniati i seguenti tipi, chiaramente molto
rari oggi:
argento:
|
nel 1615 fu decisa l'emissione di:
oro:
argento:
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|
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In base all'ordinanza del 15 ottobre 1631 vengono battuti i seguenti pezzi:
oro:
argento:
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Nessun conio in questo periodo per il Lussemburgo; vengono invece coniate delle monete in oro come Duca di Brabante (es. Doppia Sovrana).
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Prima dominazione francese (1684 - 1698)
Hanno
corso le monete del Re Sole
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Seconda dominazione spagnola (1698 - 1715)
continua
la circolazione dei coni di Luigi XIV
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nessun conio per il Lussemburgo.
Massimiliano
Emanuele di Baviera
nessun
conio in Lussemburgo; circolano le Liarde di Namur. In Bavaria invece, vengono battute anche monete d' oro quali le Sovrane e le Doppie Sovrane col leone (v. fig).
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Dominazione austriaca (1715 - 1795)
nessun
conio per il Lussemburgo, circolano solo monete straniere tra le quali quelle austriache da 2 e da 1 Ducato d'Oro.
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in
considerazione della rarefazione e dell'usura del circolante in rame, l'Imperatrice
ordina, nel 1757, di coniare:
una seconda emissione delle medesime pezzature, incisa da Giacomo Roettiers, reca i millesimi 1759 e 1760
Nel 1775 viene ordinata una nuova serie così costituita:
argento:
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il
numerario di Giuseppe II (con numerarii dal 1783 al 1789) è costituito
da:
il
titolo del pezzo da 12 è di 10 denari e 1 grano e 3/8
rara
è la doppia Liarda in rame del 1789
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viene riaperta la zecca di Lussemburgo, per le necessità relative al soldo delle truppe ivi stanziate.
Il
numerario, dal 1790 al 1791 è il seguente:
|
La
Rivoluzione diventa guerra: il 21 novembre 1794 la Cittadella del Lussemburgo
è assediata dal Moreau, comandante dell'Armata della Mosella, e
difesa dal Maresciallo di Campo von Bender, costretto ad arrendersi il
7 giugno 1795.
Durante
l'assedio vengono battuti Scudi d'argento e Sol di rame
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Seconda dominazione francese (1795 - 1815)
Dopo
la conquista delle
Armate rivoluzionarie francesi
il valore degli scudi ossidionali, prima fissato
a 6 Lire di Francia, passa a quello di 4 Lire e 10 Sol, mentre il Sol ossidionale,
che era stato frequentemente falsificato, uscì dalla circolazione.
In
seguito, durante il periodo repubblicano e imperiale, il Lussemburgo fu
costretto ad adeguarsi alla moneta degli occupanti.
Amministrazione prussiana (1813 - 1815)
Dopo
la sconfitta di
Napoleone
a Lipsia, il Lussemburgo fu amministrato dalla
Prussia, e vi circolarono monete tedesche, francesi, austriache, del Brabante,
olandesi, di Maastricht e di Liegi.