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LA VITA, IL PERSONAGGIO.

In una rapida e semplicissima inchiesta basata su una domanda proposta a circa un migliaio di persone di varie eta' in una via qualunque di una qualunque citta', alle quali veniva chiesto chi fosse stata Maria Teresa, la risposta piu' comune era formulata con un'altra domanda:" Chi, quella dei talleri? ". Null'altro, nulla di piu' per una donna comunque di eccezionali virtu' che fu Regina d'Austria, Ungheria e Boemia, Duchessa di Milano ed Imperatrice.
E' vero tuttavia che la sua notorieta' varco' i confini del mondo proprio grazie al tallero, che fu accettato quale materia di scambio in qualsivoglia angolo della terra, anche per le sue caratteristiche peculiari, che lo resero celebre.
Maria Theresia d'Absburgo nacque a Vienna il 13 maggio 1717, secondogenita dell'Imperatore Carlo VI e di Elisabetta di Brunswick-Wolfenbüttel. Ricevette un'educazione di alto livello con conoscenza delle lingue fra cui il latino e mostro' grande predilezione per le arti e la musica. Con la sua bellezza, intelligenza e forza di carattere conquisto' presto tutte le persone che le furono accanto e che le affibbiarono il nomignolo di Resel: la cordialita' e la simpatia che provavano subito coloro che l'avvicinavano sara' sempre la nota caratteriale della sua esistenza.
Non le venne pero' impartita un' educazione politica (che era di retaggio maschile), perche' suo padre spero' a lungo di avere un altro discendente maschio, dopo la morte dell'unico figlio. Tuttavia quando, dai 14 anni in poi, segui' i lavori del Consiglio della Corona accanto al padre, mostro' chiari segni di interesse e rigore intellettuale per discipline quali il Diritto e la Filosofia.
Fu sempre estremamente religiosa e ligia al cattolicesimo.
Dopo la morte improvvisa di Carlo VI (1740), Maria Theresia eredito' le Corone d'Austria, Ungheria e Boemia grazie alla "Prammatica Sanzione" voluta da suo padre nel 1713. Si trattava di un nuovo capitolo della Costituzione che adottava anche per l'Austria le stesse modalita' di successione valide per l'Ungheria, stabilendo la precedenza del maschio sulla femmina, anche se piu' stretta consanguinea del re defunto: in assenza di eredi maschi sarebbe succeduta la donna piu' imparentata con il re. Il motto adottato in occasione della sua incoronazione fu: "IUSTITIA ET CLEMENTIA".
A causa di questa eredita' (una donna !), le si opposero subito molti contendenti, fra cui Carlo Alberto di Baviera, Augusto III di Polonia ed Elisabetta Farnese, regina di Spagna. Ma il primo attacco venne da parte di Federico II di Prussia che invase la Slesia (1740), subito seguito da Francia, Spagna, che occupo' Milano, Baviera e Sassonia.
Era l'inizio della guerra di successione austriaca.
Maria Theresia, fallito un tentativo di ricuperare la Slesia (sconfitta di Mollwitz, 1741), riusci' pero' ad avere un alleato contro i franchi-bavaresi, che stavano invadendo l'Alta Austria e la Boemia. Fu grazie agli ungheresi infatti che riusci' a ricuperare i territori perduti e a minacciare l'occupazione dell'Alsazia francese. In questa occasione Maria Theresia mostro', con sensibilita' tutta femminile, il suo forte carattere: vestita di strettissimo lutto, per la morte del padre, e stringendo tra le braccia il neonato erede Giuseppe, si presento' alla Dieta ungherese per chiedere aiuto e protezione nel nome di Dio, che l'ha voluta Regina d'Ungheria quando ancora aspettava l'erede, e fece giuramento solenne, per se' e per i suoi successori, di rispettare la Costituzione magiara. Fu cosi' che, nella commozione generale, ed a spade sguainate, i Componenti la Dieta si impegnarono ad allestire un esercito di 20.000 uomini e pronunciarono il famoso giuramento "Moriremur, pro rege nostro Maria Theresia". Fu questa la prima controffensiva di una guerra durata sette anni.


La Sassonia, preoccupata dalle mire espansionistiche della belligerante Prussia, si alleo' a Maria Theresia, che ebbe anche le simpatie di Inghilterra ed Olanda. Cosi', nel 1742, Federico II fini' con l'accettare una pace separata, ottenendo pero' una parte della Slesia. Ed anche Massimiliano Giuseppe, figlio del defunto Carlo Alberto di Baviera, salito al trono nel 1745, rinuncio' ad ogni pretesa sull' Austria.
In quello stesso anno, il 4 ottobre, il marito che Maria Theresia sposo' per amore nel 1736, Francesco Stefano di Lorena, fu incoronato Imperatore con il nome di Francesco I. Da lui ebbe tredici figli, 5 maschi e 8 femmine, di cui 10 arrivarono all'eta' matura.


Rimanevano nemiche della giovane imperatrice la Francia, che voleva espandersi nella zona renana e la Spagna che aveva mire in Italia. Alla fine del 1745 fu invasa la Lombardia, ma nel marzo del 1746 don Filippo di Borbone, Infante di Spagna, dovette abbandonare Milano perche' Maria Theresia, con l'alleanza di Carlo Emanuele III di Savoia, riusci' a contrastare l'avanzata franco-spagnola, e nel mese di agosto dello stesso anno si ritiro' completamente dal Nord-Italia.
La pace di Aquisgrana (1748) concluse la guerra di successione austriaca e sanci' la sovranita' di Maria Theresia su tutti gli Stati ereditati dal padre (tranne la Slesia e qualche piccolo territorio lombardo ceduto a Carlo Emanuele III in cambio del suo aiuto contro l'esercito franco-spagnolo).
Con l'avvento della stabilita', Maria Theresia si dedico' al consolidamento del suo potere, eliminando dove possibile, l'eccessivo frazionamento della monarchia absburgica, creando uno stato piu' accentrato, un proprio esercito, ed un corpo burocratico al servizio del Sovrano. Cerco' di unificare razionalmente tutto cio' che vi era di diverso a partire dalle tradizioni, dagli usi, dagli ordinamenti sociali e politici nei domini austriaci (Austria, Tirolo, Carniola, Carinzia, Stiria), in quelli boemi (Boemia, Moravia, Galizia Lodomiria), nel dominio di Ungheria (Ungheria, Transilvania e Croazia) e nei territori degli ex domini spagnoli (il Milanese ed i Paesi Bassi meridionali).
A Milano, dove Maria Theresia fu acclamata Duchessa nel 1741, apri' una prima fase di riforme nel 1750 che duro' un decennio. Unifico' gli appalti indiretti nelle mani di una sola impresa, e diede avvio alla riforma fiscale con tributi diretti, collegati alla compilazione del nuovo catasto. Venne riformata anche l'Amministrazione pubblica con l'unificazione e la centralizzazione degli organi comunali e provinciali lombardi. Con lo scopo di aumentare la dipendenza di Milano da Vienna, il Supremo Consiglio d'Italia venne sostituito dal Dipartimento d'Italia, aggregato alla Cancelleria di Stato di Vienna.
Accanto a queste riforme non mancarono in Lombardia quelle giudiziarie, finanziarie (riforma monetaria del 1778) ed economiche, sociali e culturali, con la riorganizzazione dell'istruzione pubblica e con la creazione delle scuole elementari.
A Maria Theresia e' legato anche il rinnovamento edilizio di Milano, proseguito poi con Giuseppe II, con sontuosi edifici sia pubblici che privati. Si desidera ricordare il principale artefice in Giuseppe Piermarini che restauro' il Palazzo Reale, progetto' la villa di Monza, ristrutturo' il Palazzo Brera, varie vie, giardini e palazzi. Nel 1774 venne posta sulla guglia piu' alta del Duomo la famosa Madonnina, simbolo della citta' e nel 1778, sempre opera del Piermarini, venne inaugurato il Teatro alla Scala. Insomma Milano ebbe un risveglio politico e culturale, nato su impulso di Vienna, cui parteciparono i giovani intellettuali lombardi che si riunirono intorno alla "Societa' dei Pugni" ed al "Caffe'", nuovo giornale uscito nel 1764. Vi parteciparono fra gli altri Pietro e Alessandro Verri, Cesare Beccaria, Luigi Lambertenghi e Gian Rinaldo Carli.
A Trieste l'impulso innovativo di Maria Theresia fu particolarmente sentito, anche se la Sovrana non vi mise mai piede nei suoi pur lunghi quarant'anni di regno. Infatti la citta' fu privilegiata, per la sua posizione geografica nei confronti dell'Austria, nella costruzione del Porto quale principale scalo marittimo dell'Impero absburgico. Essa fu preferita ad Aquileia, Monfalcone, Duino e Fiume.
Alla lungimiranza di Maria Theresia vanno ascritti alcuni provvedimenti che potenziarono la ricchezza cittadina.


Impose l'abbattimento delle mura (1749) con l'eliminazione della citta' "vecchia" e "nuova" promuovendo la fusione degli abitanti. Promulgo' l'estensione all'intera citta' delle franchigie doganali che provoco' a Trieste un abnorme affluenza di persone di tutte le razze e di ogni ceto (italiani, serbi, sloveni, croati, ebrei, greci). Per costoro fu promulgato "l'Editto di tolleranza" che dava la liberta' di culto, di negoziare liberamente e di possedere beni reali.
La "citta' nuova" sorse in breve tempo accanto alla citta' medioevale e fu subito chiamata "citta' teresiana", benche' la struttura di base delle sue vie sembra forse essere quella romana, perfettamente intagliata ad angolo retto con vie parallele ed incrociantisi fra loro. Il quartiere teresiano, sorto sull'interramento delle saline, e' un' opera di pianificazione urbana in collegamento con le necessita' e le esigenze del porto.
Volle il ritorno di un'amministrazione legata ad Autorita' locali, ma con stretta dipendenza dallo Stato. La "Hauptresolution" del 1749 e completata nel 1752, diede una ben regolata struttura all' Intendenza commerciale, stabilendo a suo favore un gruppo di competenze e di poteri quale organo statale decentrato, che durera' fino al 1776.
Sotto Maria Theresia Trieste divenne importante anche per il Tribunale di Cambio Mercantile e per il Consolato del Mare assieme all'attivita' dell'Ufficio giudiziario con il nuovo "regolamento di commercio e de' falliti". Creo' l'Ufficio Tavolare con compiti di registrazione degli immobili, tutt'ora esistente. Promulgo' ordinanze scolastiche (1774) con l'istituzione di scuole primarie (obbligatorie) e secondarie : ordinanza valida anche in tutte le province austriache. Nel 1753 creo' la "Scuola Nautica di Trieste" per promuovere il commercio e la navigazione nel Litorale austriaco. Questa istituzione esiste tutt'ora.
Nel 1766 funziono' di fatto la prima Compagnia di Assicurazioni (marittima) voluta da Maria Theresia e nata sul modello di altri paesi.
Lo stile architettonico delle costruzioni edilizie e monumentali che sorsero nella citta' si riferirono a quelle di moda a Vienna in quei tempi. Prevalse cioe' il barocco di tipo viennese del Barone Fischer von Erlach, in maniera pero' piu' moderata, che preludeva alla futura evoluzione neoclassica.
Maria Theresia fu tanto amata quanto contestata dai suoi sudditi, a seconda che concedesse favori o eliminasse importanti cariche. Cio' per quest' idea di totale rinnovamento statale, politico e privato, completamente rivoluzionario per i suoi tempi. La sua opera e' ancor oggi criticata o fortemente apprezzata a seconda dei risultati ottenuti. Ma Ella agi' sempre per favorire in primo luogo la Sua Famiglia ed il Suo Stato primario e non perche' amasse una citta' piu' di un'altra, come affermano molti triestini. Essi vedono in Maria Theresia una particolare predilezione per Trieste, citta' dove, ripetiamo, non mise mai piede. Fu invece assai preveggente nel capire l'utilita' economica che poteva portare questa citta' per il suo Impero, con la costruzione di un porto di grandi dimensioni, che avrebbe aperto importanti commerci in tutto l'Oriente.
Nel 1756, per riaffermare il predominio absburgico in Germania (contro la Prussia), cercando di riconquistare la Slesia, Maria Theresia rinuncio' alla tradizionale alleanza con Inghilterra e Olanda, accostandosi alla Francia ed alla Russia, con il "rovesciamento delle Alleanze". Fu una guerra che duro' sette anni fra Austria, Francia, Russia , Sassonia e Svezia contro la Prussia e l'Inghilterra e che fu combattuta prevalentemente in Germania. Segui' la Pace di Hubertusburg nel 1763, che sanci' la sconfitta delle mire austriache sulla Slesia. In cambio ottenne che il suo primo figlio maschio venisse eletto "Re dei Romani" (1764) e diventasse quindi il candidato principale alla successione imperiale. Cio' avvenne l'anno successivo, all'improvvisa morte dell'amato consorte Francesco I. Nel 1765, infatti, il figlio Giuseppe fu messo a fianco di Maria Theresia come coreggente e nello stesso anno ricevette la corona imperiale.
Nell'ultimo decennio del suo regno, Maria Theresia, spinta dal figlio Giuseppe II e dal Cancelliere Kaunitz, aderi' ad una politica espansionistica che non avrebbe desiderato. Partecipo' con Russia e Prussia alla prima spartizione della Polonia, nella quale ottenne la Galizia e la Lodomiria. Intervenne senza entusiasmo pure alla guerra di successione bavarese nel 1778, scoppiata per l'estinzione della dinastia dei Wittelsbach, che si concluse l'anno dopo con la pace di Teschen e che frutto' all'Austria l'annessione della regione dell'Innviertel.
Maria Theresia si spense a Vienna il 29 novembre 1780.







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