Narra Giuseppe Flavio che nel 104 a.C., alla morte di Aristobulo I la moglie, Alessandra Salomè fece liberare dal carcere i fratelli del marito. E prese il potere uno di essi, Alessandro Ianneo che fece uccidere uno dei fratelli, che gli contendeva il potere. Iniziò subito a espandere e rafforzare con la guerra il suo dominio: mosse guerra a Tolemaide (Acri), Dora e Gaza, che si erano rese indipendenti. Tolemaide chiese aiuto a Tolomeo IX Latiro, figlio e avversario di Cleopatra III , allora governatore di Cipro. Tolemaide cambiò però idea e Tolomeo allora, in un primo tempo strinse alleanza con Alessandro poi, come seppe che questi in segreto si era accordato con la madre Cleopatra, sua acerrima nemica, si mise in guerra con Alessandro. Lo sconfisse presso il Giordano, conquistando poi Tolemaide e alleandosi con Gaza. Cleopatra reagì riconquistando Gaza e Tolemaide, e strinse alleanza con Alessandro Ianneo che ebbe allora le mani libere per proseguire le sue campagne di espansione. Si diresse in Siria ove conquistò Gadara. Si rivolse poi alla costa ove prese Gaza che aveva chiesto invano l'aiuto di Aretas II, re dei Nabatei. Sostenne i Sadducei contro i Farisei. Il popolo lo attaccò durante una funzione della festa dei tabernacoli. La rivolta fu repressa e seimila persone vennero trucidate. Mosse guerra anche agli Arabi, rendendo tributarie alcune tribù. In Arabia subì però una clamorosa sconfitta che portò alla distruzione del suo esercito. I Farisei approfittarono di quel momento di debolezza e si ribellarono di nuovo. Chiesero aiuto al seleucide Demetrio III e nell'88 a.C. Alessandro fu nuovamente nuovamente sconfitto presso Sichem e costretto a rifugiarsi in montagna. Qui organizzò la rivincita che attuò due anni dopo, sconfiggendo i ribelli in due battaglie campali e facendo poi crocifiggere 800 avversari. In questo periodo il dominio dei Giudei era esteso a molte città della Fenicia e della Siria, sì che si poteva veramente affermare che fosse stata realizzata l'opera dei Maccabei. Al suo ritorno a Gerusalemme, nell'81 a.C. si diede al bere, tanto da morirne nel giro di tre anni, mentre era impegnato nell'assedio della fortezza di Ragaba. Aveva 49 anni soltanto. Una recente scoperta archeologica nel deserto del Neghev potrebbe indicare che le conquiste di Alessandro successive alla presa di Gaza non si limitarono ai territori di cui parla Giuseppe Flavio, ma si estesero nel Neghev fino ad intercettare la Via dell'incenso. (Israel Ministry of Foreign Affairs. 2009). Alla morte di Ianneo (79 a.C.) il potere fu preso dalla moglie Alessandra che regnò nove anni e successivamente dal figlio Aristobulo. (Giuseppe. Antichità giudaiche XIII, 12-15). Nella poesia di Costantino Kavafis che riporto anche nella traduzione del mio compianto insegnante di Neogreco, appare Ianneo, con Alessandra, nel trionfo, dopo il loro ritorno a Gerusalemme. Purtroppo il testo greco è reperibile in rete solo con la notazione semplificata, ufficiale a partire dal 1982 e così ho dovuto modificare gli accenti a mano e con l'aiuto di un testo. Confesso però di avere una grande nostalgia per gli spiriti, gli accenti gravi, i circonflessi e gli iota sottoscritti.
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