LE MONETE PARMENSI
Nel Ducato di Parma circolavano le vecchie monete di Ferdinando di Borbone (1765-1802) e quelle italiane in corso a
quei tempi.
Maria Luigia, con un decreto uscito il 22 luglio 1819, stabili' che venisse istituito il nuovo
sistema decimale. Lo fece anche per omaggiare il consorte, che aveva esteso alle terre conquistate il
sistema monetario francese. Tutte le monete per il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla furono coniate
dalla Zecca di Milano, non essendo operativa quella di Parma fin dal 1799.
Le monete da 40 Lire, in oro giallorosso,
portano le date del 1815 e 1821 e furono coniate negli anni
1819,1820,182l le prime, mentre le seconde sono del 1822, 1823, 1825 e 1831.
Al diritto delle 20 Lire d'oro la
melagrana e la coppa rappresentano il marchio della zecca di Milano. Ambedue questi tipi sono monete di
buona rarita'.
Le 5 Lire d'argento datate 1815 sono state coniate negli anni 1819, 1820, 1821 (poche),
1822 e 1830; quelle datate 1832 negli anni 1831 e 1832.
Le 2 Lire d'argento, piuttosto rare, sarebbero
state coniate nel 1819 e nel 1830, ugualmente alla Lira (Lira Nuova).
Negli anni 1815 e 1819 vennero
coniati i 5 ed i 10 soldi d'argento. Questi ultimi, benche' ne fossero stati coniati 80.000 esemplari con data
1830, ugualmente sono molto rari e di difficile reperimento, perche' lo Stato Italiano dopo l'Unita' ne ritiro'
e rifuse ingenti quantita'.
I centesimi furono suddivisi in 1, 3 e 5. Quest'ultimo prese il nome di soldo. Tali
monete, di rame 1000, mancano del segno di zecca e dovrebbero essere state coniate negli anni 1830,
1831 e 1832. Sono monete piuttosto comuni, con il 3 centesimi un po' meno reperibile.
Di grande
interesse e rarita' risultano le 40 Lire d'oro di Maria Luigia con sovrastampato sul bel volto della
Duchessa, in segno spregiativo, il busto di suo figlio Napoleone II, Re di Roma. Che si tratti del piccolo
ed infelice Duca di Reichstadt e non dell'Imperatore Napoleone, come affermato da alcuni, lo dimostra
l'impressionante somiglianza con la testa di Napoleone II. La moneta e' datata si' 1815, ma fatta coniare certamente piu'
tardi e sovrastampata in seguito dai bonapartisti. Di monete cosi' sfregiate, ne esistono serie complete, di metallo pregiato fino a
quello piu' comune, utilizzate per spregio alla condotta dell'Imperatrice Maria Luisa che avrebbe dovuto
restare a Parigi per rianimare l'esercito in rotta e la stessa popolazione, invece di fuggire il 29 marzo 1815.
Una simile contromarca si puo' osservare (v. figura) sulla moneta da 5 Lire d'argento, benche' in certi cataloghi essa venga definita come testa di Napoleone Imperatore.
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