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Enrico VI o Arrigo III






Succedendo a suo padre Enrico il Biondo, Enrico VI, durante il suo breve regno, incrocio' di nuovo le armi perche' sua sorella Isabella, sposa del conte di Fiandra, era stata gravemente offesa dal Vescovo di Liegi Giovanni di Fiandra. Enrico VI lo fece suo prigioniero e lo porto' a Lussemburgo, dove fu rilasciato solo dopo cinque mesi di prigionia, dietro il pagamento di un forte riscatto.
Verso il 1286, pur senza minacciare seriamente l' Arcivescovado di Trèves, il Conte pretese di controllare il traffico commerciale di detta citta', in forza della posizione che egli occupava sulla Mosella. Questo modo d'agire gli procuro' la scomunica " pro dampnis et iniuriis gravibus illatis ecclesie et ecclesiasticis personis".
La successione di Limbourg, fortemente voluta sia dal Lussemburgo che dal Brabante, porto' ad una svolta sanguinosa che si concluse con la battaglia di Worringen (vicino a Cologna), il 5 giugno 1288. Enrico, cercando di colpire Giovanni di Brabante, fu invece ucciso da un cavaliere Brabantino, Gauthier de Bisdomme. Al suo fianco morirono i piu' valenti cavalieri lussemburghesi. Il corpo del Conte Enrico non fu mai ritrovato.